- Parola coniata da "leva" (innalzare, risollevare, togliere) + "bolli" (con radice del francese antico "gibollein=grandine" e poi inteso come ammaccatura o in anatomia ematoma), quindi levabolli. Negli ultimi 3 decenni sviluppatasi come attività artigianale da persone che, con apposite leve, risollevano le ammaccature sulle carrozzerie lasciando la vernice intatta. Attività artigianale diffusa in tutto il globo e specializzata nella riparazione di ammaccature senza l'ausilio di stucco o verniciatura. Attività di riparazione limitata soltanto dalla qualità o integrità della vernice, posizione e grandezza dell'impatto. Non sostituisce l'attività del carrozziere tradizionale che può in realtà fare la riparazione completa sulla carrozzeria, la dove i danni sono tali da impedire al "levabolli" di poter riparare adeguatamente i danni da "impatto" sulla carrozzeria di un automezzo, con il sistema del leveraggio. Nati per necessità qualitative sulle catene di montaggio delle fabbriche automobilistiche, oggi l'attività artigianale è diffusa in tutti i paesi che hanno un parco auto circolante adeguato e all'avanguardia. In francese: "debosselage" "debosselour". In inglese: "dent puller
La grandine è un tipo di precipitazione atmosferica formata da tanti pezzi di ghiaccio(chiamati comunemente "chicchi di grandine"), generalmente sferici o sferoidali, che cadono dalle nubi cumuliformi più imponenti, i cumulonembi.
Lo studio dei granelli di grandine viene condotto con un particolare strumento di misura, detto grelimetro.
Il chicco di grandine più pesante è stato registrato nel distretto di Gopalganj (Bangladesh) il 14 aprile 1986, con un peso di 1,02 chilogrammi.[1]
Lo studio dei granelli di grandine viene condotto con un particolare strumento di misura, detto grelimetro.
Il chicco di grandine più pesante è stato registrato nel distretto di Gopalganj (Bangladesh) il 14 aprile 1986, con un peso di 1,02 chilogrammi.[1]
Le nubi cariche di grandine, di solito, assumono una colorazione verdastra.
La grandine si forma se le correnti ascensionali in un cumulonembo sono abbastanza forti; in questo caso accade che un primo nucleo di ghiaccio viene trasportato in su e in giù nella nube, dove si fonde con altri piccoli aggregati di ghiaccio e gocce d'acqua per poi ricongelarsi nuovamente e diventare sempre più grande. Quando le correnti non riescono più a sollevare e trattenere i pezzi di ghiaccio perché divenuti troppo pesanti questi cadono a terra; gli aggregati di particelle ghiacciate che non riescono a fondersi prima di essere arrivati al suolo causano spesso notevoli danni sia nelle campagne (coltivazioni, frutteti, ecc.) che nei centri urbani (alle abitazioni così come ai mezzi di trasporto). È più probabile che cada d'estate, nonostante sia formata da ghiaccio, essendo una conseguenza dell'afa.
I chicchi di grandine che cadono ad alte temperature sono trasparenti perché privi di bolle d'aria; quelli che cadono a temperature più basse sono bianchi perché viceversa ne contengono molte.
Durante e dopo una grandinata la temperatura si abbassa rapidamente (anche di dieci gradi in mezz'ora) perché il ghiaccio solido per trasformarsi in acqua liquida sottrae calore all'ambiente, con la possibilità a volte di generare trombe d'aria.
I chicchi di grandine si formano a partire da nuclei solidi molto piccoli; se si aumenta il numero di questi nuclei, si riduce in proporzione la dimensione media dei chicchi. Per ottenere tale effetto si usano tecniche diverse, come sparare dei razzi che esplodendo in quota liberano queste polveri, oppure spandendo le stesse con aerei appositamente attrezzati (tecnica cloud seeding). Un ulteriore sistema, la cui efficacia è ancora di opinione controversa, è l'uso del cannone antigrandine.
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